La Galleria Il Triangolo
ha aperto la sua sede nel 1973 nel centro di Cosenza, in viale
Alimena. Nel corso degli anni ha ospitato 242 mostre personali
dei maggiori artisti contemporanei, mai obbedendo a tendenze o
mode, ma sempre privilegiando la buona arte e la buona pittura,
secondo gli intendimenti del suo titolare Enzo Le Pera.Ha
partecipato alle Expo Arte di Bari e Arte Fiera di Bologna; e
svolge un'attiva opera di recupero e valorizzazione della
pittura calabrese a cavallo tra Otto e Novecento, pubblicando
anche dei manuali sull'argomento.
L'attività della Galleria è guidata da una inconfondibile
passione per l'arte del titolare, Enzo Le Pera. Ma come è nata
questa passione, più volte definita il suo "secondo eros"?
La mia passione per l'arte è piuttosto antica; risale ai
tempi del liceo, alla fine degli anni '50, grazie alla mia
professoressa di storia dell'arte e si è accresciuta in seguito
durante il corso della mia vita universitaria. Ho frequentato, a
Napoli, maggiormente gli studi di Emilio Notte, Vincenzo Ciardo,
Giovanni Brancaccio, che non le aule di giurisprudenza. E vent'anni
di professione ( avvocato prima, professore poi ) mi sono stati
più che sufficienti per tacitare la mia coscienza: volevo
cuocermi, e mi cuocio, nel mio "brodo primordiale".
La Galleria il
Triangolo è un punto di riferimento importante del centro sud
per l'Arte Moderna e Contemporanea e non ultimo, per la pittura
Calabrese tra Otto e Novecento.
Dal 1973 infatti l'attività della Galleria è stata un crescendo
di proposte e approfondimenti….quali sono gli avvenimenti che
ricorda con piacere?
In un tempo così lungo ( la galleria è una delle più vecchie
della Calabria: naviga con regolarità dal 1973 e 29 anni di
attività sono circa "metà del cammino di una vita" ) gli
avvenimenti piacevoli sono stati troppi. Ma ogni giorno, per me,
l'apertura della vetrata è un fatto nuovo e piacevole. Comunque,
certamente importante è stata la partecipazione, a far data dal
1977, a 12 edizioni dell'Expo-Arte di Bari: momento irripetibile
di crescita culturale ed umana per molta parte di giovani
artisti locali. In primavera, una settimana tutti assieme, in
albergo e negli stands, alla ricerca di contatti con altri
galleristi (per scambio di mostre ), con critici ( per una
presentazione in catalogo. E ricordo volentieri il sempre
disponibile Marcello Venturoli ), per la promozione della
giovane pittura calabrese.
Nonostante
nell'800 calabrese non vi siano "autentici fari" ha deciso di
approfondire questo filone pubblicando "il catalogo degli
Artisti calabresi dell'800".
Nella prefazione Giuseppe Selvaggi prevede che in molti, le
avrebbero indicato la mancanza di questa o quella citazione ma
che lei avrebbe accettato le indicazioni esclamando "magari''.
Questa previsione si è avverata? La sua anima di ricercatore non
si è dunque ancora placata?
Boccioni a parte, forse nell'800 e primo '900 Calabrese sono
mancati i caposcuola, pur se molti sono stati i pittori e gli
scultori di nerbo; basti pensare ai Santoro, agli Jerace, a
Colao, Guerrisi, Marasco ed altri. Selvaggi è stato buon
profeta. Nella seconda edizione del mio volume "Arte di Calabria
tra 800 e 900", Rubbettino editore, ho catalogato ben 250
artisti ed ora sto lavorando al 900 Calabrese. Oltre che la
galleria, lo studio e la ricerca sono il mio hobby.
Il sito
www.galleriailtriangolo.com si rivela un prezioso aiuto per
il collezionista poiché offre una vasta panoramica di artisti
trattati che si articola tra Alinari, Tulli, Guttuso… Artisti
dunque con mercato in Italia.
On line vi è anche l'invito rivolto ai giovani artisti di
proporsi…ci può spiegare come e quali potrebbero essere i
possibili sbocchi?
Il mercato è un fatto piacevolissimo, senza il quale si
muore: ormai lo hanno capito tutti. Nel campo dell'arte chi dice
il contrario non riesce a vendere. Alla base di ogni rapporto,
però, dovrebbe esistere il concetto di professionalità. L'Italia
è piena di signore di buona famiglia, con poca cultura, che per
trascorrere le lunghe serate invernali, aprono "uno spazio" che
riempiono di vuoto mentale. La proposta di giovani forse
dovrebbe essere un dovere per un gallerista: il ricambio è un
fatto fisiologico. E' difficile per un giovane del sud farsi
conoscere, ma io non mi nego. E il web è uno strumento
eccezionale, è il futuro.
Tra le varie proposte on line ritroviamo anche la grafica,
settore nel quale molto spesso i più inesperti collezionisti
rischiano di "perdersi". Cosa consiglierebbe a coloro che
decidono di investire nella grafica, al fine di effettuare un
acquisto di certificato valore?
La grafica è una forma d'arte importante, diversa dalla
pittura: Morandi, Carrà, Ciarrocchi, Maccari, incisori
eccellenti. Ma bisogna avere una sensibilità altra, più acuta.
Un foglio di grafica di un incisore importante è certamente da
preferire a un pessimo olio. Chi vuole investire nella grafica
per prima cosa deve comprare un volume sulle tecniche
calcografiche; poi frequentare una buona galleria e certamente
non acquistare fogli con campi di papaveri, vedute di Portofino,
donne somali o cose del genere: tutte opere di riproduzione e
false concettualmente.
Dal 30 Novembre al 13
Dicembre la Galleria inaugurerà la 29° stagione artistica con
una personale di Corrado Cagli. Questa antologica quali aspetti
dell'opera di Corrado Cagli desidera evidenziare?
La mostra antologica di Corrado Cagli è la seconda che dedico
all'autore; la prima avvenne nel maggio dell'80. Cagli è uno
degli artisti massimi del '900; uno scopritore di forme, di
tecniche; un maestro a cui molti pittori sono debitori. Non ha
ancora il peso che merita sul mercato e questo i collezionisti
più attenti dovrebbero ben capirlo. In galleria avrò un gruppo
di opere storiche, del periodo romano ( seconda metà degli anni
'20 ) e sino alla fine degli anni '60. Opere importanti,
splendide, alcune pubblicate, tutte certificate dalla
fondazione.